lunedì 24 giugno 2013

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA

Sequenza sismica dell’Italia meridionale.

Sulla sequenza sismica, si nota un evento principale di magnitudo 6,9 Mw (terremoto dell’Irpinia) accaduto il 23 ottobre del 1980  seguito da un secondo evento di magnitudo 6,0 Mw registrato il 6 settembre 2002 a largo delle coste della Sicilia settentrionale (terremoto di Palermo). Ma anche 10 anni dopo, un terzo evento di magnitudo 5,3 Mw, registrato il 25 ottobre 2012 nell’area del Pollino.
Il primo evento deve  essere considerato un foreshock di lungo periodo di ordine superiore, mentre l’evento di magnitudo 6,0 (terremoto di Palermo) un foreshock di ordine inferiore inserito nella fase di assestamento seguita all’evento del 1980.
La scossa di 5,3 Mw (terremoto del Pollino), inserita in una nuova fase di rilascio di energia di breve-medio periodo iniziata nel giugno del 2006, rappresenta un  foreshock di secondo ordine. L’evento di magnitudo 4,8 Mw, ancora successivo, deve essere considerato un foreshock di ordine inferiore.
Tutti gli indicatori energetici sono su valori massimi e pertanto è necessario un breve periodo caratterizzato da eventi  di magnitudo medio-bassa per riportare gli indicatori su valori compatibili con un nuovo ciclo di rilascio di energia di breve periodo.

Figura 1 - Serie temporale dei valori di magnitudo.


Sequenza della Calabria

In Calabria, la sequenza sismica inizia con un evento di magnitudo 5,6 registrato il 3 marzo 1978, nella Calabria meridionale, seguito da una scossa di chiusura della fase assestamento di medio periodo registrata il 17 aprile 2002 di magnitudo 5,3 Mw. 
A questo evento segue una fase di accumulazione di energia terminata nel mese di novembre 2011 e una successiva di rilascio di energia con due scosse registrate  nell’area del Pollino di magnitudo 4,5 Mw (28-05-12) e 5,3 Mw (25-10-12).
Quest’ultimo evento deve essere considerato un foreshock di 1° ordine di breve-medio periodo.
Gli indicatori energetici hanno raggiunto valori medio-bassi e sono in discordanza con l’andamento dei valori di magnitudo (anomalia sismica).
La microstruttura attiva e del tipo “D1” ad implicazioni future negative.
La struttura della bomba sismica (figura 3) evidenzia una zona di maggiore concentrazione energetica nell’area compresa tra la piana di Sibari e quella di S.Eufemia (Lat. 39,0-39,7- Long. 16,1-16,8).
Dalle ultime elaborazioni sismiche di breve-medio termine aumentano le probabilità di un peggioramento della sismicità nella Calabria nei prossimi mesi.
Ma quali saranno gli scenari più probabilmente nel breve – medio periodo?
Ovviamente, sulla base della struttura delle sequenze sismiche dei terremoti forti accaduti in Italia nel passato confrontata con quella della Calabria, le attese nel breve periodo (nei prossimi mesi) sono per l’accadimento di una scossa di magnitudo 4,4-4,7 Mw (se l’epicentro ricade nell’area del Pollino, questa deve essere considerata di assestamento all’evento del Pollino del 25 ottobre 2012).

Successivamente sono ipotizzabili i seguenti scenari:

1)      un foreshock di 2° ordine di magnitudo 5,8-6,2 Mw seguito nel brevissimo periodo da un Mainshock di magnitudo 6,9-7,6 Mw (alla data di oggi, il modello “Previsio” posiziona l’epicentro dinamico nell’area Sila)

2)      una Mainshock di magnitudo 6,9-7,6 Mw (area Sila)

Sembra che i tempi in cui potrebbe evolversi la sequenza sono molto stretti, da settembre in poi occorre seguire con molta attenzione la sequenza della Calabria.

Lupo della Sila (sequenza della Calabria)

Dati sismici dinamici

Segnale di attenzione di primo ordine:  Non attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 2,4-3,1 ML estendibile fino a 4,2 ML
Indicatore di forza : Positivo
Anomalie: In formazione
Microstrutture: “2Mi”completata + D1
Livello sismico critico: 3,4 ML
Secondo livello sismico critico: 4,0-4,4 ML
Magnitudo massima prevista per la zona di azione: 6,9-7,6 ML
Velocità della sequenza: Bassa
Foreshock : Presente (5,0 ML)
Note: Considerato il breve periodo oggetto della previsione, potranno verificarsi discrepanze tra tempo previsto e tempo osservato, sia nella tempistica degli eventi sia nell'entità e localizzazione dei fenomeni.

EPICENTRI DINAMICI AGGIORNATI AL 20/06/2012

Sequenza Calabria (data base ANSS)

1)      Lat. 39,345- Long.16,435 
2)      Lat. 39,311 – Long.16,712

Sequenza Calabria (data base  ISIDE-INGV)

1)      Lat. 39,567 – Long. 16,201 
2)      Lat. 39,721 – Long. 16,271 

Le analisi  sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti delle previsioni sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA


Figura 2 - Serie temporale dei valori di magnitudo.

Figura 3 - Bomba sismica della Calabria

sabato 22 giugno 2013

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA 06/2013




Sintesi dell'aggiornamento del 5 luglio 2013 ore 20:00 (postato di Fb)



Volpe della Garfagnana (sequenza sismica della Garfagnana)

Segnale di attenzione di primo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 2,3-2,7 ML estendibile fino a 3,6 ML
Indicatore di forza :
Anomalie : Assenti
Microstrutture: “2Mi” di brevissimo periodo
Livello sismico critico: 4,4 ML
Magnitudo massima prevista per la zona di azione: 5,6-6,0 ML
Velocità della sequenza: Media (scosse registrate ieri N.35)
Foreshock : Presente (5,2 ML)
Note: Attese scosse nel primo range. Per uscire dalla fase di quasi standby è necessario l’accadimento di un foreshock di primo ordine di brevissimo periodo.         
 

Aggiornamento del 3 luglio 2013 ore 11:00


L’evento di magnitudo 4,4 ML del 30 giugno 2013 ha superato il livello critico che separa la fase di aggiustamento della sequenza seguita all’evento del 21 giugno 2013 con quella di rilascio di energia.
Negli ultimi due giorni si è formata un’anomalia sismica mediamente ampia non accompagnata fino a questo momento, da foreshocks di ordine inferiore.
La sequenza sismica ora si trova in una fase di “standby”, senza una direzione precisa e con una struttura finale priva di una scossa più energetica rispetto alle ultime registrate.
Occorre attendere l’accadimento del foreshock di primo ordine per stabilire l’evoluzione della sequenza nel brevissimo periodo.
Il 98% dei terremoti forti accaduti negli ultimi 40 anni nel mondo sono stati preceduti da foreshocks di diverso ordine.
 


Sintesi dell'aggiornamento del 28-06-13  ore 19:00 (postato su Fb)

Sulla sequenza sismica della Volpe della Garfagnana un’anomalia del tipo “2Ma”,continua a condizionare positivamente la fase di assestamento seguita all’evento del 21 giugno di magnitudo 5,2 ML caratterizzata fino a questo momento da eventi di numero e magnitudo decrescente.
Unico elemento negativo evidente sulla sequenza post evento è la bassa profondità ipocentrale che caratterizza molti eventi. Per questo motivo attendiamo il prossimo ciclo di rilascio di energia per stabilire l’archiviazione temporaneamente di questa sequenza, considerato che l’evento di 5,2 ML è stato classificato dal modello “Previsio” come un foreshock di 3° ordine (di fine ciclo).


Dati sulla sequenza sismica

Volpe della Garfagnana (Garfagnana)

Segnale di attenzione di primo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 2,0-3,0 ML estendibile a 3,5 ML
Indicatore di forza :
Anomalie : Assenti
Microstrutture: 2M
Livello sismico critico: 4,2 ML
Magnitudo massima prevista per la zona di azione: 5,4-5,8 ML
Velocità della sequenza: Media (scosse registrate ieri N.62)
Foreshock : Presente (5,2 ML)
Note: Attese scosse nel primo range


Sintesi dell'aggiornamento del 25-06-13  ore 19:30 (postato su Fb)
La sequenza sismica continua nella sua fase di aggiustamento con scosse nel range di 2,3-3,1 ML estendibile fino a 3,7 ML.
Occore attendere l’inizo del nuovo ciclo di rilascio di energia per valutare il range massimo dei valori di magnitudo associati ai segnali segnali di attenzione di 1°, 2° e 3° ordine.


Sintesi dell'aggiornamento del 24-06-13  ore 20:00 (postato su Fb)

 

La struttura della sequenza sismica è migliorata dopo la scossa di magnitudo di 3,1 ML e nel breve periodo sono attese scosse nel range 2,3-3,1 ML estendibile fino a un massimo di 4,1 ML.
Il numero degli eventi giornalieri ed il valore massimo di 4,1 ML tendono a diminuire nel tempo.

Dati sulla sequenza sismica

Segnale di attenzione di primo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 2,3-3,1 ML estendibile a 4,1 ML
Indicatore di forza : Positivo
Anomalie : Assenti
Microstrutture: Assenti
Livello sismico critico: 4,1 ML
Magnitudo massima prevista per la zona di azione: 5,4-5,8 ML
Velocità della sequenza: Elevata (scosse registrate ieri N.292)
Foreshock : Presente (4,4 ML)
Note:

 
Aggiornamento del 23-06-13  ore 20:20 (postato su Fb)

Lo sciame sismico seguito alla scossa di magnitudo 5,2 ML del 21 giugno 2012 si è disteso lungo la direzione nord-sud circa interessando la faglia della Garfagnana.
Fino a questo momento sono state registrate 540 scosse di cui 185 nella giornata odierna.
Nel pomeriggio i valori della magnitudo si erano mantenuti nel range  stabilito nel precedente aggiornamento (2,3-3,0), per poi estendersi nel secondo range calcolato dal modello “Previsio” (3,4-4,5 ML) con una scossa di magnitudo 4,4 ML (prima di questa scossa si erano attivati i segnali di attenzione di primo,secondo e terzo ordine).
Le scosse “caratteristiche” della fase di rilascio di energia sono state di magnitudo 2,8-3,8-4,4 ML, interpretabili, dall’algoritmo “FoSc” come foreshocks. 
La sequenza sismica  si trova  ad un bivio importante e fino a questo momento non è chiara l’evoluzione futura.
Lo sviluppo migliore è quello che porta ad una scossa  massima di magnitudo 3,0-3,2 ML nel brevissimo periodo (nelle prossime ore) e successivamente a scosse sempre di minore magnitudo fino alla chiusura della sequenza sismica (archiviazione per un medio periodo).
Gli indicatori energeteci hanno ancora energia accumulata e il segnale di terzo ordine  si è disattivato temporaneamente.
Appena accade la scossa di 3,0-3,2 ML circa l’evoluzione della sequenza sarà più chiara.


Aggiornamento del 22-06-13  ore 20:30 (postato su Fb)

La fase di aggiustamento che sta seguendo l’evento principale di magnitudo 5.2 ML prosegue regolarmente e si è sviluppata fino a questo momento in tre cicli caratterizzati all’estremità da scosse di magnitudo rispettivamente di 4,0 ,  3,4 e 2,6 ML.
Un quarto ciclo è in atto caratterizzato fino a questo momento da una scossa di 2,3 ML,
La differenza fra la scossa principale e la replica più forte è stata di 1,2 ML, mentre negli altri cicli è stata rispettivamente di  0,6 e 0,8 ML.
La differenza complessiva tra la scossa principale e quella provvisoria del ciclo in atto è di 2,9 ML.
L’energia rilasciata dall’evento principale fino all’ultimo ciclo è pari ad una scossa di magnitudo 4,4 ML
Nel brevissimo periodo sono attese scosse nel range 2,3-3,0 ML con estensione nel secondo range stimato dal modello “Previsio” di 3,4-4,5 ML.

Si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa nel secondo range.


Aggiornamento del 22-06-13  ore 7:00 (postato su Fb)

La fase di aggiustamento della sequenza sismica  procede in modo ordinato con valori di magnitudo massimi che durante la notte hanno raggiunto il limite inferiore  del range 3,4-4,4 ML fornito dal modello “Previsio”.
Le microstrutture “2M” di ordine e periodo diversi presenti nella sequenza sismica fino a questo momento stanno ostacolando l’ascesa dei valori di magnitudo. 
Per le prossime ore rimane confermato il range massimo di escursione dei valori di magnitudo 3,4-4,4 ML con estensione fino a 4,6 ML.

Dati sulla sequenza sismica

Segnale di attenzione di primo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 3,4-4,4 ML estendibile a 4,6 ML
Indicatore di forza : Positivo
Anomalie : Assenti
Microstrutture: 2M
Livello sismico critico: 4,4 ML
Magnitudo massima prevista per la zona : 6,2-6,7 ML
Velocità della sequenza: Elevata
Foreshock : Presente
Note:

PRIMO AGGIORNAMENTO POSTATO SU FACEBOOK IL 21-06-13 DOPO DIECI MINUTI DAL SISMA




Aggiornamento del 17-06-13  ore 19:30 (postato su Fb)

Dati sulla sequenza sismica

Segnale di attenzione di primo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo di oscillazione dei valori di magnitudo:  2,4-3,1 ML estendibile a 4,0 ML
Indicatore di forza : Sotto la linea dello zero
Anomalie: Assenti
Microstrutture: “Ts” ampia attiva
Primo livello sismico critico: 4,3 ML
Secondo livello sismico critico: 5,1 ML
Magnitudo massima prevista per la zona: 6,4 ML
Velocità della sequenza: Bassa
Foreshock : Presente
Note: Nella sequenza di brevissimo periodo è assente una scossa di magnitudo 2,4-2,6 ML. Obiettivo nel breve periodo 4,2-4,7 ML estendibile a 5,1 ML

SINTESI DELL'AGGIONAMENTO POSTATO SU FACEBOOK IL 17-06.13

Zio Terry è la sequenza sismica della pianura padana estesa fino alla zona dell’epicentro del 21 giugno del 2013 di magnitudo 5,2 ML.
La sequenza sismica di Zio Terry (Lat. 44-46, Long. 9-12) include parte di quella della Garfagnana (nome attribuito "Volpe della Garfagnana".
Per non creare allarmismo, nelle note dell'aggiornamento del 17 giugno è stato scritto ”tutta la pianura padana - qualche mese”.
5,1 ML è il valore del secondo livello sismico critico associato al segnale di attenzione di secondo ordine (confermato nei giorni successivi).
Sotto è riportata una parte dell'aggiornamento del 17 giungo 2013 sulle sequenze sismiche controllate da circa un anno.






Sulla sequenza sismica della Garfagnana il segnale di attenzione si è attivato qualche evento prima della scossa di 5,2 ML (4,5 ML è la magnitudo calcolata dal modello "Previso" e riportata nell'aggiornamento del  il 17 giugno .








Le analisi  sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti delle previsioni sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA


Figura 1 - Serie temporale dei valori di magnitudo.

mercoledì 5 giugno 2013

AGGIORNAMENTO SULLE SEQUENZE SISMICHE DELLA CALIFORNIA DEL SUD E DEL GIAPPONE 2013

Sequenza sismica della California del sud

Il terremoto del Mexico del 4 aprile 2010 di magnitudo 7,2 Mw può essere classificato come un foreshock intermedio di secondo ordine inserito in un ciclo di medio periodo che è iniziato dopo il terremoto di Larders del 28 giugno 1992 di magnitudo 7,3 Mw.
Complessivamente sulla sequenza di lungo periodo sono presenti due foreshocks principali di cui il secondo è rappresentato dal sisma di Larders.
La sequenza sismica che ha seguito l’evento del 4 aprile 2010 presenta un quadro tecnico positivo con un evento di magnitudo 6,4 Mw registrato il 14 dicembre del 2012 ed un segnale di attenzione che si è attivato nel mese di marzo 2013.
A questo segnale di attenzione è associata una scossa di magnitudo 5,6-6,2 Mw, mentre al foreshock intermedio di secondo ordine, nei prossimi 5 anni è associato un evento di magnitudo 8,6-8,9 Mw.

Sequenza sismica del Giappone

La sequenza sismica, aggiornata al 30 maggio 2013, al momento è in una fase di assestamento seguita all’evento del 11 marzo 2012 di magnitudo 9,0 Mw.
Dal mese di aprile del 2013 è attivo un segnale di attenzione al quale, nel breve periodo, è associata una scossa di assestamento di primo ordine caratterizzata da un valore di magnitudo compreso nel range 7,2-7,7 Mw (calcolato con l’algoritmo EPTM16).


Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
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Figura 1 - Serie temporale dei valori di magnitudo.






















Figura 2 - Serie temporale dei valori di magnitudo.